Shanghai, Eccomi!

Quale pensi sia la prima cosa che ha colpito i miei sensi una volta posato il primo passo sul suolo cinese? Sarà l’inconfondibile profumo dei ravioli al vapore? Sarà l’armonioso suono del Guzheng?

Purtroppo no. (O almeno non ancora)

Ciò che mi colpisce è l’incredibile odore ed il colore dell’ARIA che mi circonda.

Nonostante il sole sia alto nel cielo, all’orizzonte decine di palazzi mescolano le loro grigie mura con una diversa e diffusa tonalità di grigio che si amalgama con il cielo quasi bianco. Il sole è velato dietro ad una tenda semitrasparente e riscalda una normale giornata di metà marzo.
L’odore dell’aria pizzica leggermente le narici. L’impressione è di essere atterrato in una posto inquinato e caotico.

Nel momento in cui il taxi percorre le strade di Shanghai mi rendo conto di essere arrivato in una terra diversa in cui le regole lungo le strade balzano indietro di tre decenni, quando potevi girare in motorino per le strade di Milano senza casco e passare con il rosso senza preoccuparti di troppe conseguenze. Dall’aeroporto di Pu Dong fino alla zona centrale di Shanghai si sfreccia su strade piene di frenetiche macchine costose e di taxi impazziti per la fretta di raggiungere la destinazione.
E’ l’inizio di una nuova avventura in un contesto tutto nuovo e diverso.

Dici che ce la farò a sopravvivere a tutto questo?

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